Il mondo ci appare ogni giorno di più in preda all’anarchia.
Assistiamo con angoscia alla tragedia innescata dall’aggressione criminale di Hamas ad Israele, trepidando per la sorte degli ostaggi israeliani e della martoriata popolazione civile di Gaza, con il timore di una regionalizzazione del conflitto.
Soltanto qualche settimana fa nel Nagorno Karabach si è consumato l’ennesimo esodo del popolo armeno dopo che tre conflitti armati in trent’anni hanno insanguinato quella terra.
Da più di 600 giorni in Ucraina si trascina la guerra con il suo carico di lutti, dolore, distruzioni.
Nel Sahel - una delle arre più povere del mondo - si succedono colpi di Stato segnati da umori antioccidentali che testimoniano di un passato coloniale mai veramente risolto...