I Parlamenti agiscano i diritti umani per il Myanmar
17 nov 2021 |
"Il rispetto dei diritti umani e della democrazia sono condizione irrinunciabile per garantire pace, stabilità e sicurezza. Da 11 mesi in Myanmar quei diritti sono violati e l'assetto costituzionale democratico è stato sospeso. Una situazione di fronte alla quale i nostri Parlamenti non possono rimanere inerti." Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Esteri, Piero Fassino, intervenendo oggi all'11mo Meeting dell'Asian Parliamentary Partnership (ASEP) dedicato al tema della partnership parlamentare per la pace e lo sviluppo sostenibile. "Il principio di non interferenza negli affari interni di un Paese - ha dichiarato il Presidente Fassino - non può in alcun modo giustificare la passività e l'inerzia di fronte alla perdurante violazione dei diritti delle donne e degli uomini birmani, violazione che non può essere tollerata proprio in nome di quei principi di pace e sicurezza ripetutamente invocati nel corso di questa Conferenza di rappresentanti parlamentari, eletti per garantire i diritti e la libertà dei cittadini." Fassino ha perciò espressamente invitato l'Assemblea ASEP ad adoperarsi nelle sedi opportune per chiedere fermamente l'applicazione dei 5 punti indicati nella piattaforma Asean e dedicati alla soluzione del problema birmano, fra cui la nomina di un Inviato Speciale per promuovere il dialogo tra la giunta militare e le forze di opposizione e favorire il ripristino dell'ordine costituzionale democratico. "Anche per questo - ha concluso il Presidente Fassino - sarebbe coerente inserire nella Dichiarazione finale del Meeting uno specifico riferimento al rispetto dei diritti umani. |