Italia, Europa, America Latina: un'alleanza strategica.
22 ott 2021
Intervento di apertura del
3º Forum Interparlamentare Italia-America Latina e Caraibi

Scriveva centodieci anni fa il giovane Luigi Einaudi "non si comprende perché l'Italia abbia voluto cercare un impero in Africa, quando basta volger lo sguardo oltre l'Atlantico per scoprire che l'Italia un impero l'aveva già".
L' "impero" oltre Atlantico evocato da Einaudi era l'America Latina, verso la quale a partire dal 1870 e per molti decenni si erano orientati ingenti flussi migratori dall'Italia, proseguiti intensi fino agli anni '50 del '900. Ne è testimonianza inoppugnabile la presenza di vaste comunità di discendenti italiani in tutto il continente.
A partire dagli anni '60 del secolo scorso, la ripresa di un forte rapporto con l'America Latina è stato uno degli assi della politica estera italiana.
Ne è testimonianza l'Istituto Italo-Latinoamericano (IILA), di cui sono soci istituzionali l'Italia e tutte le nazioni dell'America Latina.Né vanno dimenticati gli intensi rapporti coltivati dalle principali forze politiche italiane con i rispettivi partiti omologhi dell'America Latina. E, infine, la forte cattolicità del continente e la presenza diffusa di ordini e istituzioni religiose hanno favorito anch'esse le relazioni con il nostro Paese.

Ho richiamato questi brevi cenni storici per sottolineare quanto profondi e di lungo periodo siano le relazioni tra l'Italia e il continente latinoamericano.
Legami che oggi vedono l'Italia essere tra i principali partner europei del continente. Diffusa è la presenza del sistema imprenditoriale italiano, in costante crescita l'interscambio commerciale, così come gli investimenti diretti.
L'Italia partecipa ai programmi di sviluppo della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) e della Corporacion Andina de Fomento (CAF).
E sul piano politico la presenza del Brasile nel BRIC e, insieme a Messico e Argentina nel G20, ha rafforzato la cooperazione sulle sfide globali. Né va dimenticato il ruolo svolto dalle comunità italiane nel promuovere intense relazioni tra il nostro Paese e il continente latinoamericano.
Di tutto ciò è testimonianza la Conferenza biennale Italia-America Latina e Caraibi, ormai prossima alla sua decima edizione, strumento prezioso per l'intensificazione delle relazioni sui principali dossier dell'agenda bilaterale e multilaterale.
È questo retroterra di intense relazioni che fanno dell'Italia un naturale partner dell'America Latina in grado di svolgere una funzione di ponte tra l'Unione Europea e l'America Latina, due continenti che condividono storia, cultura, valori e interessi concreti.
Il più immediato e urgente fronte di cooperazione è il contrasto a Covid19 che - dopo aver colpito Europa e Stati Uniti - si è rapidamente diffusa in America Latina con conseguenze drammatiche.
Qui la UE può davvero dare una mano decisiva come ha dimostrato stanziando circa 1 miliardo per sostenere la lotta alla pandemia in America Latina. E la UE continua a battersi per il libero accesso ai vaccini per tutta la popolazione mondiale.
Un secondo fronte è il contrasto alle conseguenze economiche causate da Covid19, che la Cepal stima in una riduzione del Pil del 3-4%, una perdita di esportazioni del 10%, un'espansione della povertà a circa 100 milioni di persone, un incremento della disoccupazione e del lavoro informale e minorile (cioè senza tutele e garanzie).
In questo scenario decisivo sono le relazioni UE-America nel contrastare la recessione e rilanciare lo sviluppo. L'Unione Europea ha sottoscritto accordi di associazione, di libero scambio o politici e di cooperazione con 27 dei 33 paesi dell'America Latina e dei Caraibi; l'Ue è primo investitore diretto nella regione, terzo partner commerciale del continente.
Lo strumento più importante è l'intesa raggiunta nel 2019 sul capitolo commerciale dell'Accordo di Associazione UE-Mercosul che prefigura la nascita di un'area atlantica di libero scambio per una popolazione complessiva di 780 milioni di persone, con un abbattimento di dazi e
tariffe che faciliterà enormemente l'interscambio tra i due continenti che già oggi supera i 120 miliardi di euro.
Altrettanto importanti il Global Agreement siglato dalla UE con il Messico - secondo partner commerciale dell'Ue, dopo il Brasile - e l'Accordo di associazione UE-Cile prossimo alla sottoscrizione.
Concludere e rendere operativi nuovi accordi, superando le pulsioni protezionistiche presenti in entrambi i continenti, consentirà di rilanciare gli scambi, sostenere politiche anti-cicliche e promuovere un commercio più libero ed equo, investimenti e trasferimento tecnologico,
armonizzazione dei mercati del lavoro e sviluppo di programmi comuni sui 17 obiettivi indicati dall'Onu per uno sviluppo sostenibile.
E qui si apre un terzo fronte strategico di cooperazione: l'azione comune sulle grandi sfide globali, dal climate change alla lotta alla criminalità organizzata, dai diritti umani a una governance democratica della globalizzazione e al rilancio del multilateralismo.
E in questo quadro vanno rilanciate le relazioni con le istituzioni di cooperazione regionale come la Cepal, il Patto Andino, Unasur (ancorché oggi in crisi), il Gruppo di Lima, la Pacific Alliance, le istituzioni caraibiche (Sica, Cariforum, Caricom) fino alla recentissima Prosur.
Di non minore importanza il contributo che l'Unione Europea - in collaborazione con l'OSA - può dare alla stabilizzazione politica e democratica e alla promozione dei diritti umani.

In conclusione, stanno di fronte a Europa e America Latina sfide ardue e complesse, ma proprio per questa ragione è indispensabile un'alleanza strategica e una cooperazione a tutto campo tra i due continenti, con la consapevolezza che a problemi comuni si devono dare soluzioni comuni. In questa direzione un ruolo prezioso può e deve svolgere il dialogo interparlamentare, di cui è testimonianza questo III Forum interparlamentare. E ringraziando ancora tutti i colleghi che parteciperanno ai nostri lavori, annuncio che la Comm Esteri della Camera dei Deputati intende promuovere intense relazioni bilaterali e multilaterali che contribuiscano al rafforzamento strategico delle relazioni dell'Italia e dell'Europa con l'America Latina e il Caribe.
Piero Fassino
Presidente della Comm. Affari Esteri della Camera