Europa e Stati Uniti insieme per un mondo multilaterale
10 mag 2021
Incontro con il Presidente della Commissione a Esteri della Camera dei Rappresentanti USA

"Le relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti, di cui quest'anno ricorre il 160º anniversario, hanno radici profonde e relazioni che investono ogni campo della vita delle due nazioni. Come ha sottolineato il Presidente Draghi, il rapporto transatlantico è, accanto all'europeismo, un pilastro fondamentale della collocazione internazionale dell'Italia e della sua politica estera". Lo ha detto Piero Fassino, presidente della Commissione esteri della Camera, nel corso dell'incontro on line con il Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Rappresentanti statunitense, Gregory Meeks.

"Al mio collega Meeks - ha sottolineato Fassino - ho espresso pieno apprezzamento per la decisione dell''amministrazione Biden di rientrare negli Accordi di Parigi sul clima, vincolandosi nuovamente al rispetto di misure per contrastare il climate change e migliorare l'ambiente del pianeta. Un impegno prioritario anche per l'Italia, Presidente di turno del G20 e, insieme al Regno Unito, della Cop 26. Apprezziamo altresì che l'amministrazione Biden voglia rientrare nell'accordo JPCOA sul controllo del nucleare iraniano, così come la determinazione a sostenere l'OMS nella difficile lotta alle pandemie. Sono scelte coerenti con la dichiarata volontà di Biden di ricostruire un sistema multilaterale di governance del mondo e di voler rilanciare a questo fine una stretta cooperazione transatlantica tra Stati Uniti e Unione Europea".
Tra i temi al centro dell'incontro anche il Mediterraneo e la stabilizzazione della Libia che - ha detto Fassino - "rappresenta una irrinunciabile priorità della politica estera italiana che in questi anni si è battuta per una soluzione politica che oggi appare finalmente avviata con la formazione del nuovo Governo unitario che dovrà condurre il Paese alle elezioni a fine 2021. Stabilizzare la Libia è tanto più necessario di fronte ai conflitti e alle instabilità che scuotono l'intero bacino mediterraneo-mediorientale dallo stretto di Gibilterra al mare di Hormuz. Anche qui serve la ricostruzione di un sistema multilaterale di governance che deve vedere una stretta cooperazione tra Europa e Stati Uniti"
"Al Presidente Meeks - ha solineato Fassino - ho anche manifestato la necessità di rafforzare la cooperazione transatlantica per garantire che l'apertura dei mercati e dei commerci sia fondato su regole condivise. Così come serve una solida intesa transatlantica nelle relazioni con grandi players del mondo globale, in primis Cina e Russia. Sono troppe - rimarca Fassino - le instabilità nel mondo e l'approccio multilaterale è l'unico che può produrre effetti positivi per tutti."
"Abbiamo comuni valori democratici e occidentali - ha concluso Fassino - che ci sollecitano a batterci perché i diritti umani fondamentali statuiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo siano riconosciuti e rispettati. Ogni nazione ha una sua propria identità culturale, storica, religiosa, politica che va rispettata. Ma nessuna specificità identitaria può giustificare la violazione di diritti che sotto ogni cielo e in ogni terra devono essere riconosciuti a ogni donna e a ogni uomo. In un mondo globale è tempo che alla globalizzazione dei mercati e degli scambi corrisponda anche la globalizzazione dei diritti e per r questo dobbiamo agire insieme verso quei paesi che sfidano la democrazia e violano i diritti umani".