Serbia: riprendere i negoziati UE per i Balcani occidentali
31 mar 2021 |
"Ci sono giovani generazioni in Serbia e nei Balcani occidentali che vogliono sentirsi cittadini europei e guardano all'Europa come un modello di integrazione di popoli e valori. Una aspettativa che tuttavia rischia di essere frustrata dalla lentezza nei negoziati di adesione tra Bruxelles e Belgrado, fermi ormai da più di un anno che vanno rapidamente ripresi". Lo ha detto il presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati Piero Fassino a conclusione del suo incontro con il ministro degli Affari esteri serbo Nikola Selakovic. "Integrare - continua - in Europa i Balcani occidentali è la principale condizione per dare stabilità alla regione, sottraendola al rischio di rialimentare storici e antichi conflitti. Naturalmente - sottolinea - a una ripresa dei negoziati con Bruxelles è necessario che corrisponda da parte di Belgrado un'accelerazione delle riforme in materia di stato di diritto, indipendenza della magistratura, libertà di informazione, diritti civili e lotta alla corruzione; così come è essenziale accelerare il dialogo interpartitico per consentire di eleggere nel 2022 un Parlamento in cui possano riconoscersi tutte le componenti della società serba. Elemento altrettanto importante per favorire l'integrazione europea è giungere a un accordo di normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, sulla base dell'opera di mediazione dal Rappresentante Ue Miroslav Lajcak. "L'Italia - rimarca - da sempre sostiene l'integrazione europea della Serbia e dei Balcani occidentali e sollecita l'UE a dare segnali certi di volontà di integrazione, aprendo una nuova stagione di allargamento e definendo tempi e modalità certe per ogni Paese della regione. In questa direzione- conclude Fassino - agisce da tempo, accanto all'azione del Governo italiano, la Commissione esteri della Camera dei deputati in una intensa collaborazione con la Commissione del Parlamento serbo e con quelle delle altre nazioni che culminerà il 26 aprile nella Conferenza di tutti i Presidenti delle Commissioni esteri dei Balcani occidentali". |