Serbia-Kossovo: il mediatore europeo Miroslav Lajcak alla Commissione Esteri
20 ott 2020
L'allargamento dell'Unione Europea ai Balcani occidentali è scelta essenziale per garantire stabilità e sicurezza alla regione e all'intero continente europeo. Ogni incertezza e reticenza da parte dell'UE avrebbe come unico esito di suscitare frustrazione nelle opinioni pubbliche balcaniche e finirebbe per delegare il futuro dei Balcani ad attori internazionali terzi oggi attivamente presenti nella regione. I Balcani sono parte dell'Europa e i cittadini di quei paesi vogliono essere e sentirsi a pieno titolo europei. Ed è prima di tutto responsabilità dell'Unione Europea integrare i Balcani occidentali assicurando alla regione pace, sicurezza, prosperità.
Dopo aver avviato i negoziati con Serbia e Montenegro è necessario convocare al più presto la Conferenza Intergovernativa per l'avvio dei negoziati con Albania e Nord Macedonia. In questo contesto essenziale è l'azione europea per la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, il reciproco loro riconoscimento, norme di tutela delle minoranze, garanzie di piena libertà di culto per ogni fede, salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico di ispirazione religiosa quali i monasteri ortodossi. E in questa direzione pieno sostegno va dato alla preziosa opera di mediazione svolta dal Miroslav Lajcak, Rappresentante speciale UE per il dialogo Belgrado-Pristina, che stamattina in Commissione Esteri è stato ricevuto per un'audizione.
L'Italia ha sempre sostenuto con convinzione l'integrazione europea dei Balcani occidentali con il sostegno di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, come testimonia la Risoluzione adottata all'unanimità dalla Commissione Esteri nel giugno 2019.
La Commissione Esteri, che già ha avuto nelle settimane scorse numerosi incontri con rappresentanti governativi e parlamentari della regione, proseguirà il suo sostegno parlamentare al percorso di integrazione dei Balcani con un programma di incontri con le Commissioni Esteri delle nazioni balcaniche e dei principali paesi della UE.
Piero Fassino
Presidente della Commissione Esteri