UN VOTO PER LA DEMOCRAZIA E PER UN NUOVO PD
Domenica 26 febbraio ogni cittadino e cittadina del nostro Paese che si riconosca nei valori e negli obiettivi del Partito Democratico potrà recarsi a votare alle Primarie per scegliere il leader del partito. È un passaggio di straordinario valore per almeno quattro buone ragioni. È intanto uno strumento di partecipazione democratica che si rivolge a una grande moltitudine di persone. E farlo in tempi di rapporto difficile tra partiti e cittadini - testimoniato anche dalla continua crescita dell'astensionismo elettorale - è un atto utile e importante per la credibilità della politica. Le Primarie del PD sono l'unico momento - oltre alle elezioni - in cui un cittadino può far pesare la propria opinione e concorrere a una decisione. Prova ne sia che ogniqualvolta il PD promuove delle Primarie - nazionali o locali - l'affluenza è sempre superiore alle previsioni della vigilia. Il che significa che le Primarie sono vissute dai cittadini come un momento in cui possono contare e decidere. E per questo vi partecipano. Una seconda ragione che rende importanti queste Primarie è lo scenario politico scaturito dalle elezioni dal settembre 2022 che ha visto la destra vincere e assumere la guida del Paese. Sono bastati pochi mesi per verificare quanto dannose possano essere le scelte dell'attuale governo: isolamento e marginalità in Europa; una legge di bilancio senza investimenti per sostenere lo sviluppo; totale assenza di iniziative sul tema ambientale; riduzioni consistenti di risorse per sanità e scuola; un approccio solo securitario al tema dell'immigrazione; tentativo di stravolgere l'assetto istituzionale; aggressività nei confronti dell'opposizione; reticenza e ambiguità di fronte a i ricorrenti tentativi di rivalutazione del fascismo. Tutto questo richiede una opposizione vigorosa di cui il PD deve essere protagonista. Una ampia partecipazione alle Primarie è il modo migliore per sostenere il PD e dargli forza nelle sue battaglie di opposizione. Una terza ragione è che con le Primarie si dà slancio al percorso di costruzione del "nuovo PD", lasciandoci alle spalle quindici anni segnate da criticità: prima la crisi economica 2008/2015, poi il Covid e oggi una guerra alle porte di casa. Quindici anni in cui è cambiata profondamente la società italiana e il mondo. Quindici anni in cui anche la politica conosciuto una continua difficoltà resa evidente da governi di emergenza retti da maggioranze anomale. Quindici anni conclusi con la vittoria della destra. Oggi serve un PD nuovo, profondamente rigenerato nelle sue politiche, negli obiettivi e nella classe dirigente per avere la forza di essere il perno della ricostruzione di uno schieramento democratico e progressista. E, infine, una grande partecipazione alle Primarie darà forza e autorevolezza al leader che dovrà guidare il PD. I 150.00 iscritti che hanno partecipato nelle scorse settimane agli oltre 5.000 congressi locali hanno già evidenziato il radicamento e la forza del PD. La partecipazione di centinaia di migliaia di donne e uomini alle Primarie conferirà ancor maggiore consenso e autorevolezza al Partito Democratico e al suo leader. Per queste ragioni è importante ancora in queste ore invitare alla partecipazione alle Primarie di domenica ogni cittadino che abbia a cuore le sorti del Paese e voglia vivere in un’Italia più giusta e più moderna. E ciascuno si rivolga a tutte le persone che frequenta o con cui ha consuetudine e relazione per invitarle a votare ai seggi allestiti dal PD in tutta Italia. Per una democrazia più forte, per un "nuovo PD".
Piero Fassino
24 feb 2023
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