NEWSLETTER n. 149 - 11 gennaio 2025 |
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Non siamo ancora giunti al 20 gennaio - giorno in cui Trump assumerà la Presidenza degli Stati Uniti - che già è iniziato a spirare sul mondo un ciclone dagli esiti devastanti. Non è chiaro se - come cerca di sostenere qualche commentatore “comprensivo”- le sconcertanti dichiarazioni di Trump - l’annessione della Groenlandia, il controllo militare di Panama, la sottomissione economica del Canada, la sottrazione al Messico del golfo che fino ad oggi porta il suo nome - siano in realtà finalizzati a obiettivi negoziali più concreti, come l’accesso alle terre rare di cui la Groenlandia è ricca, più basse tariffe di transito nel canale di Panama, condizioni negoziali più cogenti in vista del rinnovo dell’area di libero scambio del Nord America... |
C è urgenza di pace, la speranza siamo noi |
Guardare oltre i confini dell'ideologia |
Alleati contro la tecnodestra |
Diritti e miracolo economico, poi è finito il senso delle Stato |
Se i partiti si fermano, la democrazia vacilla |
Israele oggi è più forte, ma Netanyahu avanza in un campo minato |
Il Pd resti riformista. Ma serve una coalizione |
C'è lavoro ma non per giovani |
Su giovani e bebè la politica è assente |
A T T E N Z I O N E
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