UNO SCENARIO IN RAPIDO MOVIMENTO
Nelle ultime settimane è stata evocata da più parti l'ipotesi, peraltro in un futuro non definito, di elezioni anticipate. Allo stato si tratta di una generica evocazione senza riscontri concreti. Ma il solo fatto che quella ipotesi venga evocata, a soli due anni dalla vittoria della destra, evidenzia come lo scenario politico stia modificandosi.
Dopo due anni quasi di luna di miele, la Presidente del Consiglio e la sua maggioranza sono insidiati oggi da non poche criticità.
Intanto è sotto gli occhi di tutti il fallimento dell'ambizione di essere arbitri degli equilibri europei. Ursula von der Leyen è stata eletta da una maggioranza europeista, lo schieramento sovranista si è diviso in tre gruppi parlamentari, il principale dei quali - i Patrioti guidato da Orban e la Le Pen - esclude Fratelli d'Italia che deve rassegnarsi a guidare uno dei gruppi minori del Parlamento. Esito di una strategia avventurista: rottura con la Presidente della Commissione e con i grandi Paesi europeisti - Francia, Germania, Spagna - e subalternità nello schieramento sovranista. E il nervosismo stizzito con cui la Presidente del Consiglio ha reagito al Rapporto dell'Unione europea sullo stato dell'informazione in Italia è ulteriore conferma dell'isolamento a cui la destra ha condotto il nostro Paese.
Ma non minori criticità la destra sta conoscendo sul piano nazionale.
Il provvedimento sulla autonomia differenziata suscita una vasta ostilità - di cui sono testimonianza le oltre 200.000 firme per l'indizione del referendum raccolte dall'opposizione in meno di una settimana - e la esplicita contrarietà di tutti i Presidenti della Regioni del Mezzogiorno solleva dubbi e interrogativi anche nella maggioranza di governo, in particolare in Forza Italia.
Anche il provvedimento sul Premierato non ha vita facile: non solo ampie e motivate sono le riserve della comunità giuscostituzionalista, ma nessuna convinzione vi è in Forza Italia e nella Lega.
Ma soprattutto pende sul governo e la sua maggioranza una legge di bilancio particolarmente difficile. Se l'anno scorso il governo ha potuto fare una legge tutta in deficit per 24 miliardi - grazie al fatto che vigeva ancora la sospensione Covid del Patto di Stabilità - quest'anno, vigente il nuovo Patto di Stabilità, quella scorciatoia non sarà possibile stante che l'Italia già ha uno dei più alti debiti pubblici d'Europa. E nonostante Giorgetti si sforzi di ridurre l'allarme, la realtà è che si preannuncia una legge di bilancio fondata su consistenti riduzioni di spesa sociale, accrescendo così la criticità di settori chiave, dalla sanità alla scuola, dalla spesa pensionistica alle misure per la famiglia e per le persone fragili. Per non parlare degli investimenti pubblici che rischiano un generale congelamento. Uno scenario che non potrà che suscitare allarme e contrarietà nei molti mondi che da quei provvedimenti verranno colpiti.
A fronte di una destra che va incontro a crescenti difficoltà, si contrappone nel centrosinistra una volontà di unità. I risultati delle elezioni europee hanno sancito il ruolo centrale del PD, archiviando l'ambizione competitiva di 5 stelle e dimostrando la velleità di terzi poli, evidenziata dalla "mossa del cavallo" con cui Renzi ha riposizionato Italia Viva nel centrosinistra.
Peraltro le elezioni regionali e amministrative, contemporanee alle europee, hanno registrato significativi successi delle coalizioni di centrosinistra, dimostrando la forte capacità competitiva di un centrosinistra che si presenti unito agli elettori. E in questo contesto le prossime consultazioni regionali in Emilia, Umbria e Liguria si presentano come un passaggio elettorale in grado di imprimere un'ulteriore accelerazione nella modifica della geografia politica italiana.
Insomma: i tempi miglior per la Meloni e la sua maggioranza stanno alle spalle. Da ora in poi il cammino del governo conoscerà molte aspre salite. E per l'opposizione è tempo di accelerare l'apertura del cantiere politico e programmatico di costruzione dell'alternativa.
 

Piero Fassino
31 luglio 2024