Ci lasciamo alle spalle un anno difficile e controverso.
Iniziato con le speranze suscitate dalla presidenza Biden, segnato drammaticamente dalla guerra in Ucraina e dalle sofferenze della gioventù iraniana, concluso dalla gioia per la rielezione di Lula.
Un anno che per mesi ha visto - grazie ai vaccini - una costante riduzione di Covid19 che tuttavia oggi torna a riemergere insidiando il corpo e la mente di molti.
Un anno ancora funestato dalle sofferenze e dalle tragedie di chi, migrando per rotte pericolose, ha messo a rischio sé stesso per cercare altrove quelle ragioni di vita che non poteva avere nella propria terra.
Un anno in cui il diritto di ogni donna a veder riconosciuta la propria personalità è stata insidiata dalle troppe discriminazioni e dall'orrore dei femminicidi e della violenza domestica.
Un anno in cui l'azione del governo Draghi ha consentito all'Italia di intraprendere un cammino di rinascita e ripresa, interrotto e messo a rischio oggi dal governo della destra.
Un anno in cui la quotidianità di una parte larga della società è stata percorsa da sentimenti di insicurezza, incertezza e ansia...
A T T E N Z I O N E
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