Un voto utile: per un'Italia giusta
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A dispetto del tono rassicurante e moderato con cui la destra nelle prime settimane si è rivolta agli elettori, via via che si avvicina il 25 settembre l'anima retriva e conservatrice ha preso il sopravvento e su ogni fronte è emersa la destra dura. È accaduto sull'Europa dove Fratelli d'Italia e Lega hanno assunto posizioni via via sempre più ostili all'Unione europea fino a schierarsi a fianco di Orban, il leader ungherese antieuropeo e sovranista. Una scelta da cui l'Italia non potrà che ricavare isolamento internazionale. È accaduto sul PNRR - il principale strumento per il rilancio economico del Paese - che la destra vorrebbe interamente riscrivere, compromettendo i programmi messi in moto dal governo Draghi e mettendo a rischio i 219 miliardi europei dedicati all'Italia dal Next Generation EU varato dalla Commissione europea. È accaduto sul fisco dove la destra propone misure - come la flat tax - che faranno pagare agli alti redditi le stesse aliquote dei ceti medi e popolari e ridurranno drasticamente gli introiti fiscali dello Stato, impedendo cosí ai cittadini di continuare a beneficiare della sanità pubblica, della scuola pubblica, dei servizi sociali per famiglie, delle politiche per persone fragili. È accaduto sull'ambiente dove la destra nega la drammaticità del climate change, irride alla transizione ecologica e non sa andare oltre la riproposizione del nucleare e del carbone. È accaduto sull'immigrazione dove la destra ripropone una politica di discriminazione che penalizzerà 6 milioni di cittadini stranieri che vivono onestamente e integrati nel nostro Paese e non garantirà la sicurezza dei cittadini italiani. È accaduto sui diritti civili dove la destra non esita a proporre politiche che negano i diritti delle donne, così come la legittimità della pluralità di forme affettive. Fatti che rendono evidente a quali rischi è esposta la società italiana. Rischi a cui il voto al PD è l'unico argine. Se infatti tutti i voti hanno la stessa dignità, non tutti i voti hanno la stessa utilità. E con l'attuale legge elettorale - che Salvini e Meloni hanno impedito di cambiare - la scelta utile non può che essere il voto al PD, la forza progressista più grande e l'unica in grado di arginare la deriva a cui la destra condannerebbe l'Italia. Un voto utile per dare all'Italia un altro futuro. Un'Italia saldamente ancorata all'Europa. Un'Italia che investa su uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Un'Italia che contrasti le disuguaglianze di vita e di reddito, si prenda cura delle persone fragili - l'infanzia, gli anziani, chi è colpito da disabilità - e non lasci indietro nessuno. 'Italia che sostenga le imprese e tuteli il lavoro, dipendente e autonomo, e la sua dignità e dia a famiglie e aziende un fisco giusto e una burocrazia leggera. Un'Italia che investa sui giovani e il loro futuro e garantisca alle donne una effettiva parità di genere. Un'Italia inclusiva e aperta, in cui ognuno - ovunque sia nato - si senta cittadino e nessuno si senta discriminato. Un'Italia che garantisca a ogni cittadino i suoi diritti e ciascuno possa perseguire le proprie scelte di vita e le proprie aspirazioni. È un voto che cade in una società percorsa da ansie e inquietudini: per un Covid che ancora non è debellato; per un caroenergia e un'inflazione che pesano sulle famiglie e sulle imprese; per le troppe precarietà del lavoro; per le tante difficolta'che affliggono la vita di molte famiglie. La politica è chiamata a dare soluzioni concrete, restituire certezze e fiducia. Alle illusioni e alle rassicurazioni fasulle della destra, noi opponiamo la serietà di proposte vere e praticabili. È il messaggio che a pochi giorni dal voto dobbiamo far arrivare a elettrici e elettori: a chi ha già avuto fiducia nel PD perché la rinnovi; a chi è tentato dall'astensione perché non affidi il suo futuro al voto di altri; a chi ha creduto in buona fede a partiti che facendo cadere il governo Draghi hanno riprecipitato il Paese nelle instabilità. |