25 settembre: si sceglie il futuro dell'Italia
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Il 25 settembre si dovrà scegliere non solo tra due schieramenti in competizione, ma tra due visioni dell'Italia, dell'Europa, del mondo. Un voto che cade in una società percorsa da ansie e inquietudini: per un Covid che ancora non è debellato; per un caroenergia e un'inflazione che pesano sulle famiglie e sulle imprese; per le troppe precarietà del lavoro; per l'incertezza sul futuro dei figli; per le tante disuguaglianze che affliggono la vita di molte famiglie. La politica è chiamata a dare soluzioni concrete, restituire certezze e fiducia. A questo vuole rispondere il PD proponendo un'Italia saldamente ancorata all'Europa, dimensione essenziale per l'efficacia di qualsiasi politica.Un'Italia che persegua uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Un'Italia che contrasti le disuguaglianze di vita e di reddito, dia ad aziende e famiglie un fisco giusto e una burocrazia leggera, sostenga le imprese e tuteli il lavoro e la sua dignità, si prenda cura delle persone fragili - l'infanzia, gli anziani, chi è colpito da disabilità - e non lasci indietro nessuno. Un'Italia che investa sui giovani e il loro futuro e garantisca alle donne una effettiva parità di genere. Un'Italia inclusiva e aperta, in cui ognuno - ovunque sia nato - si senta cittadino e nessuno si senta discriminato. Un'Italia in cui ciascuno possa perseguire le proprie scelte di vita e le proprie aspirazioni. Sono obiettivi molto lontani dalle pulsioni di una destra che propone un'Italia lontana dall'Europa e una societa più chiusa, più ingiusta, più piccola, più egoista. Sappiamo che molti cittadini hanno vissuto con sconcerto una crisi politica improvvisa e ingiustificata. Sappiamo che non pochi elettori guardano alla politica e al voto con diffidenza e delusione, coltivando l'idea di non recarsi alle urne. Sappiamo che la destra cavalca paure e inquietudini proponendo soluzioni illusorie e ingannevoli puntando così a raccogliere il consenso di chi vuol sentirsi rassicurato. In queste settimane dovremo rivolgerci a tutte le elettrici e a tutti gli elettori. Achi già ci ha votato per chiedergli di rinnovarci la sua fiducia. A chi vive sentimenti di delusione e si è già rifugiato nell'astensione per chiedergli di far sentire con il voto la propria voce. E anche anche a tutti coloro che in buona fede sí sono affidati a partiti che provocando la crisi del governo Draghi hanno tradito l'Italia. A tutti chiederemo di essere protagonisti di un grande moto di riscatto per restituire agli italiani fiducia e speranza. E di farlo insieme perché, come ha ammonito Papa Francesco, nessuno si salva da solo. |