Dal voto la spinta ad un progetto riformista per l'Italia
24 ott 2021
Un voto che muta lo scenario politico e apre una fase dinamica nella politica italiana.
È questo l'esito del voto amministrativo di ottobre che ha visto un netto successo dei Sindaci espressione di coalizioni progressiste promosse dal PD in ogni Comune. E viceversa una sconfitta netta della destra.
Un esito determinato da due fattori.
In primo luogo la credibilità dei candidati del centrosinistra giudicati dagli elettori nettamente più affidabili e capaci di raccogliere e soddisfare le aspettative dei cittadini.
E in secondo luogo l'affidabilità del PD, dimostratosi il partito più leale e più rigoroso nel sostenere il governo Draghi e il suo programma di rilancio dell'Italia.
Un voto che adesso sollecita tutte le forze politiche a ridefinire strategie, alleanze e posizionamento politico.
Dal voto vincente il PD trae forza e incoraggiamento ad accelerare la costruzione di una nuova e larga alleanza progressista e riformista. Un'alleanza che ha avuto le sue prime prove nelle coalizioni presentate nelle città e premiate dal voto. Un progetto che richiede adesso un'intensa opera di costruzione, stante i differenti approcci del Movimento 5Stelle, di Italia Viva, di Azione e di LeU. Un progetto che deve aprirsi alle molte energie della società civile, di cui si è avuta significativa manifestazione nel contributo dato in molte città da liste civiche al successo del campo progressista.
La sconfitta subita dalla destra mette a nudo le contraddizioni e la non affidabilità di partiti che hanno scelto di cavalcare e sollecitare pulsioni irrazionali e istinti egoistici. Non ha pagato per la Lega, che in due anni - dalle elezioni europee ad oggi - ha perso quasi il 50% dei suoi voti. E non ha pagato per Fratelli d'Italia che, nonostante un indubbio incremento di voti, non è riuscita fino ad oggi a fare i conti con la storia. Le riflessioni critiche e le prese di distanza emerse dopo le elezioni da settori di Forza Italia sono la conferma di una destra divisa e priva di un progetto credibile per il Paese.
Si apre insomma una fase di ristrutturazione del sistema politico e istituzionale con passaggi - elezione del Presidente della Repubblica, elaborazione di una nuova legge elettorale, attuazione delle riforme messe in campo dal governo Draghi - che misureranno la capacità di visione e di progetto di ogni forza politica.
Per il PD e il centrosinistra la grande opportunità di offrire al Paese un progetto riformista di rinascita dell'Italia. Una sfida che non può essere perduta.