19 set 2021

Il 3 e il 4 ottobre le principali città italiane - Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste - andranno al voto per eleggere Sindaci e Consiglieri Comunali. E con loro la Regione Calabria e molti capoluoghi - Varese, Novara, Savona, Ravenna, Grosseto, Latina, Isernia, Salerno, Benevento, Caserta, Cosenza, Carbonia - e centinaia di altri Comuni. Un passaggio elettorale che cade mentre l'Italia è impegnata - con la campagna dei vaccini - a mettere in sicurezza la salute degli italiani e giorno dopo giorno il Paese si rimette in piedi, fabbriche e uffici riprendono la loro attività, le scuole ritornano alla didattica in presenza.
Si apre una stagione di ricostruzione i cui esiti dipenderanno certo dalle scelte del Governo, ma non di meno dalla capacità e efficienza degli amministratori locali. I programmi di investimento predisposti dal governo, così come le risorse nazionali ed europee per finanziarli "atterreranno" nei territori di ogni città e regione. E non sarà dunque indifferente la qualità, la competenza, l'esperienza amministrativa di chi guiderà le amministrazioni locali.
Ovunque il Partito Democratico si presenta con candidati forti di esperienza amministrativa - come Sala a Milano, Lorusso a Torino, Lepore a Bologna, Russo a Trieste, De Pascale a Ravenna - o di esperienza governativa - come Gualtieri a Roma e Manfredi a Napoli - e con liste e coalizioni ricche di competenze. Mentre il centro destra tenta di piegare il voto a una dimensione nazionale, confermando di non disporre di candidati radicati e con esperienza amministrativa. Ma il 3 ottobre non si vota per il Parlamento. Si vota per scegliere Sindaci competenti e affidabili in grado di soddisfare le domande e le aspettative dei cittadini. Il 3 ottobre si vota per restituire ai cittadini, in ogni territorio, certezze di lavoro, di reddito, di vita e per far decollare dalle città la rinascita dell'Italia.
I candidati Sindaci proposti dal PD e dal centrosinistra danno questa garanzia.