Per un Mediterraneo sicuro e di pace
06 dic 2020
Il Mediterraneo è da sempre un crogiuolo strategico per la vita di centinaia di milioni di persone che vivono nelle nazioni che sul mare si affacciano. Nei secoli in quel mare si sono incontrate - e anche scontrate - culture, civiltà, religioni. Non c'è popolo che viva sulle sponde del Mediterraneo che non abbia assorbito nella sua storia tratti dei popoli vicini in una fusione che a buon ragione ci fa parlare di un'identità mediterranea.
Oggi la grande regione mediterranea-medio orientale conosce una condizione di perticolare criticità: dallo Stretto di Hormuz nel golfo Persico allo Stretto di Gibilterra all'apice occidentale del Mediterraneo l'intera regione è investita da una sequenza di guerre in Siria, Libia, Yemen e di instabilità interne in gran parte dei Paesi. Guerre e instabilità che mettono in discussione la pace, la sicurezza, lo sviluppo economico, la vita di milioni di persone.
Far tacere le armi, favorire negoziati per soluzioni condivise, promuovere cooperazione e sviluppo, gestire i flussi migratori contrastando i trafficanti di donne e uomini: sono questi obiettivi prioritari anche per l'Europa che da tutto quel che accade nel Mediterraneo è direttamente investita. A questo impegno si sta dedicando intensamente la Commissione Esteri della Camera dei Deputati di cui sono Presidente.