Resistere, la prova più dura
La seconda ondata di Covid19 continua a colpire e a mietere vittime. La speranza che, dopo la prima ondata, i nuovi focolai fossero pochi e circoscritti ha dovuto cedere il passo alla realtà. Il virus mantiene tutta la sua aggressività e la trasmissione è un rischio a cui tutti siamo ugualmente esposti.
Il virus non conosce frontiere, non risparmia nazioni, non distingue età. Ognuno di noi ha vissuto l'esperienza dolorosa di parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro colpiti dal virus. E in non pochi casi abbiamo dovuto piangere la scomparsa di persone care. Ineludibile perciò adottare nuovamente misure rigorose di contrasto e prevenzione... Il testo Il testo completo La sintesi
Mentre il pianeta intero sta lottando contro Covid19, vi sono aree del mondo che oltre alle sofferenze dell'epidemia conoscono le devastazioni di sopraffazioni, violenze, guerre. Venuto meno il sistema multilaterale di governo del mondo, assistiamo ad una esplosione di conflitti che si sbaglierebbe a rinchiudere in una dimensione puramente locale. Viviamo nel tempo della globalizzazione e dell'interdipendenza e ogni conflitto - ovunque accada - insidia la sicurezza e la stabilità del mondo intero.
Far tacere le armi e affidare alla parola, alla ragione, al negoziato la costruzione di soluzioni di pace stabili e condivise è dunque un obiettivo che ci riguarda e richiama anche la nostra responsabilità.
Nagorno-Karabakh: voto unanime in Commissione Esteri
Rispettare il cessate al fuoco, applicare l'accordo del 9 novembre, la soluzione deve venire da negoziati e non dalle armi.
Afghanistan: indispensabili garanzie sul dopo
Condivido le parole equilibrate del Ministro Guerini. Se e quando ritirare le presenze militari internazionali dall'Afghanistan dipende dall'avere garanzie su quel che accadrà dopo. Un'intesa tra Talebani e USA è importante, ma non sufficiente se non accompagnata da un chiaro accordo tra Governo di Kabul e i Talebani.
In assenza di un tale accordo - che oggi ancora non c'è - ritiri unilaterali rischiano seriamente di aprire la strada a un bagno di sangue. Il che pone una responsabilità non solo politica, ma anche morale.
I palestinesi riprendono i rapporti con Israele
I palestinesi annunciano la ripresa di rapporti con Israele. Decisione giusta e lucida. Gli accordi tra Israele e alcuni paesi arabi disegnano uno scenario nuovo che richiede una iniziativa palestinese per riprendere il cammino di un processo di pace che porti a 2 Popoli/2 Stati.
Etiopia, una guerra che ci riguarda
"Dovremmo considerare l'Europa, il Mediterraneo e l'Africa come un unico continente macroverticale, dal polo nord a Cape Town, sempre più investito da problemi comuni". Uno sguardo da vicino a una guerra che riguarda (eccome) l'Italia...
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