Ripartire: decisioni concrete, tempi rapidi, meno burocrazia
10 lug 2020 |
Dopo i Decreti Cura Italia e Liquidità adottati nel pieno dell'emergenza Covid19, con i Decreti Rilancio Italia e Semplificazione il programma di provvedimenti economici va oltre l'emergenza e delinea una strategia di medio periodo per il rilancio economico del Paese. Uno sforzo considerevole sia sul piano finanziario, sia nella riforma della pubblica amministrazione.
Uscire dal blocco forzato di ogni attività per oltre tre mesi - mentre ancora si manifestano code di una epidemia non domata - non è certo semplice, ma è l'obiettivo oggi prioritario e irrinunciabile per evitare una recessione dagli effetti devastanti sulla vita delle persone, delle famiglie e delle imprese. Servono molte risorse e i provvedimenti adottati dal governo, uniti ai cospicui finanziamenti europei, rappresentano una leva importante per muovere investimenti, creare lavoro, rilanciare consumi e tutelare redditi. Ma i soldi da soli possono non essere sufficienti Servono altre due essenziali condizioni: concretezza e tempestività dei provvedimenti, i cui benefici devono sentirsi e vedersi in tempi brevi. E questo richiama il valore strategico delle misure di semplificazione. Una delle criticità mai risolte nella vita del nostro Paese è la giungla legislativa, normativa e amministrativa che soffoca e opprime la dinamicità sociale ed economica. Siamo afflitti da una ipertrofia legislativa per cui si crede che per regolare un qualsiasi tema si debba ricorrere ad una legge, quando la legge è strumento rigido, estraneo a qualsiasi criterio di flessibilità. L'ipertrofia legislativa si traduce in sovrapposizioni normative contraddittorie, in discrezionalità interpretative incerte, in moltiplicazione di adempimenti burocratici, in dilazione - spesso senza limiti - di tempi e decisioni. Se a tutto ciò si aggiunge un sistema di controlli altrettanto burocratico, farraginoso e formalistico, si ha ben presente quanto sia indispensabile oggi mettere con coraggio le mani nella macchina amministrativa dello Stato per snellirla e cambiarla. Obiettivo non facile per l'insorgere di obiezioni e impedimenti per lo più mossi da istinti di difesa corporativa e di potere. Eppure "Hic Rhodus, hic salta": con determinazione occorre disboscare e recidere - anche usando l'accetta - tutto ciò che oggi rappresenta un freno, un ostacolo, un blocco alla mobilitazione delle tante energie del Paese. La conquista della fiducia dei cittadini verso politica e istituzioni si gioca su questo fronte. Piero Fassino |