Ripartire. Senza dimenticare.
Ripartire: non è solo una parola, rappresenta un obiettivo e l'impegno di un'intera nazione dopo quasi tre mesi di blocco forzato. Ripartire per rimettere in piedi il Paese e per tornare ad una vita normale.
Sì ripartire, ma senza dimenticare. Senza dimenticare che il virus non è ancora sconfitto ed è indispensabile mantenere le misure di protezione per evitare la diffusione del contagio.
Senza dimenticare le immagini degli automezzi militari che trasportano centinaia di bare, drammatica testimonianza delle 32.000 vite spezzate dal male.
Senza dimenticare lo stress drammatico di medici, infermieri, operatori sanitari, volontari anch'essi decimati dal virus.
Senza dimenticare l'angoscia di chi ha visto interrotto il suo contratto temporaneo di lavoro o di chi è stato costretto alla cassa integrazione. L'ansia del negoziante e dell'artigiano che non sanno se sarà in grado di riprendere la sua attività. La paura di molti anziani più esposti all'aggressione del male e la sofferenza di tanti bambini costretti a un isolamento che li ha privati della loro scuola e dei loro amici.
Senza dimenticare il vuoto delle nostre città e il silenzio di musei, teatri, stadi.
Ripartire sì, introducendo le innovazioni che questo tempo di dolore ci indica.
Ripartire facendo sì che i sostegni al reddito di persone e famiglie fragili arrivino tempestivamente, come tempestivamente devono arrivare alle imprese le risorse per le esigenze di liquidità necessaria a riprendere attività e investimenti.
Ripartire assicurando il rientro al lavoro per i cassaintegrati, il rinnovo dei contratti temporanei sospesi e regolando la estensione di forme di telelavoro, smartworking e lavoro a domicilio. Ripartire considerando la spesa sociale - in primo luogo per la salute - un investimento essenziale a cui dedicare tutte le risorse necessarie.
Ripartire assumendo la semplificazione burocratica come una priorità assoluta a cui dedicare un'opera di disboscamento della giungla di norme e procedure che frena la ripresa delle imprese e affatica la vita quotidiana di persone e famiglie.
Ripartire per restituire al mondo la fruibilità dello straordinario patrimonio architettonico, artistico, culturale del nostro Paese. Ripartire accelerando la riconversione ecologica dell'economia e investendo in ogni settore che migliori la vivibilità delle città e tuteli la salute dei cittadini.
Ripartire restituendo ai bambini, agli adolescenti, agli insegnanti la loro scuola e investendo sempre di più nella formazione.
Ripartire per rinascere e restituire a ciascuno fiducia e speranza nella propria vita.
Piero Fassino
25 maggio 2020