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Ripartiamo dal lavoro
![]() Sì perché il lavoro è una dimensione centrale della vita di ciascuno di noi. Il lavoro è non soltanto il mezzo per garantirsi un reddito, ma è molto di più. Il lavoro o l'attività che una persona svolge - da dipendente o in forma autonoma - è parte essenziale della sua identità e della sua personalità. Quando si incontra per la prima volta una persona, dopo avergli chiesto il nome, la domanda successiva è "che lavoro svolgi?". Nel lavoro ciascuno esprime creatività, professionalità, sapere e saper fare. E il prodotto - materiale o immateriale che sia - porta l'impronta del suo autore. Il lavoro determina il sistema delle relazioni perché lì dove ogni giorno condividi spazio e tempo nascono amicizie, si scoprono affinità, sbocciano amori. Al lavoro ciascuno affida il senso della propria vita, tant'è che il principale problema per chi va in pensione è lo spaesamento per il venir meno di ciò che ha riempito per anni gran parte della quotidianità. Ed è il lavoro di milioni di donne e di uomini a creare la prosperità e la forza di una nazione.
Certo il lavoro è venuto modificando le sue modalità. Ma anche così la questione non eludibile resta una: garantire che ogni donna e ogni uomo possa avere un lavoro certo e dignitoso. Un lavoro sicuro che non metta a rischio l'incolumità del lavoratore. Un lavoro professionalmente riconosciuto, legislativamente regolato, contrattualmente tutelato, adeguatamente remunerato. Un lavoro che assicuri uguaglianza di diritti per donne e uomini, per giovani e anziani, per italiani e stranieri. E anche nella società flessibile la piena occupazione deve rimanere un obiettivo irrinunciabile, assoluta priorità su cui concentrare risorse, energie, intelligenze.
Per questo è così importante mettere le imprese nelle condizioni di riprendere la loro attività. E non solo le aziende di media e grande dimensione che pur scontando difficoltà hanno comunque autonomia finanziaria, ma anche e sopratutto le tante piccole imprese che costituiscono la nervatura del sistema produttivo e per proseguire hanno stringente necessità di risorse fresche e rapidamente disponibili. Così come urgente è mettere in campo un grande programma di investimenti pubblici e privati, utilizzando le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee. E a questo si deve accompagnare un'azione di sostegno al reddito per le fasce di maggiore indigenza e precarietà. È in questa direzione che si muovono i provvedimenti assunti dal governo per imprese, lavoratori e famiglie (di cui trovate in questa newsletter una precisa e ampia documentazione). Così come gli stessi obiettivi perseguono le istituzioni europee con le misure assunte da UE, BCE e BEI e con il Recovery Fund di prossima attivazione (ne parlo nella intervista qui sotto richiamata).
Buon 1º maggio
Piero Fassino
1 maggio 2020
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