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IL MONDO DI TRUMP
Non siamo ancora giunti al 20 gennaio - giorno in cui Trump assumerà la Presidenza degli Stati Uniti - che già è iniziato a spirare sul mondo un ciclone dagli esiti devastanti. Non è chiaro se - come cerca di sostenere qualche commentatore "comprensivo" - le sconcertanti dichiarazioni di Trump - l'annessione della Groenlandia, il controllo militare di Panama, la sottomissione economica del Canada, la sottrazione al Messico del golfo che fino ad oggi porta il suo nome - siano in realtà finalizzati a obiettivi negoziali più concreti, come l'accesso alle terre rare di cui la Groenlandia è ricca...(11 gennaio 2025)
LA SIRIA RIDISEGNA GLI EQUILIBRI INTERNAZIONALI
L’abbattimento della sanguinaria dittatura della famiglia Assad e i rivolgimenti che hanno investito la Siria vanno molto al di là dei confini di quel Paese, incidendo profondamente negli assetti politici della regione e di più vasti equilibri internazionali.
Il rovesciamento del regime innesca in primo luogo un ulteriore profondo cambiamento nella geografia politica del Medio Oriente: piegati Hamas e Hetzbollah, la caduta del regime siriano segna l’ulteriore disfacimento di quel fronte islamico radicale che per decenni ha rappresentato un costante fattore di destabilizzazione del Medio Oriente...(22 dicembre 2024)
L'EUROPA E IL SUO DESTINO
Chi crede nell'Europa e in un suo ruolo protagonista ha molte ragioni per essere inquieto e allarmato.
In Francia le recenti elezioni hanno terremotato il sistema politico, rendendo particolarmente difficile la formazione di un governo e preconizzando una fase di prolungata instabilità. La Germania si incammina verso elezioni anticipate, a marzo, esposte al rischio di un ulteriore espansione elettorale della destra estrema e antieuropea, come già è accaduto nelle elezioni di importanti Lander. Due dinamiche che rischiano di paralizzare quell'asse franco-tedesco che fin dalla nascita della integrazione europea ne è stato un motore decisivo...(7 dicembre 2024)
LA DEMOCRAZIA E I CITTADINI
Il voto delle elezioni regionali liguri, umbre e emiliane offre molte indicazioni che sarebbe un errore archiviare frettolosamente.
La prima e più evidente riguarda il grado di adesione di elettrici ed elettori al processo elettorale. In Emilia Romagna ha votato il 43%, forse complice il fatto che fin dall'inizio la vittoria di De Pascale era data per quasi certa. In Umbria dove invece la contendibilità era apertissima la percentuale di votanti è stata leggermente più alta, il 53.3%. In Liguria dove il confronto era altrettanto serrato ha votato il 46%...(23 novembre 2024)
IL VOTO AMERICANO
Gli americani hanno votato e il 57% ha scelto Trump che ha conquistato la maggioranza dei delegati, degli Stati, dei votanti, trainando i Repubblicani a conquistare la maggioranza del Congresso. La generosità e l'impegno infaticabile di Kamala Harris non sono stati sufficienti, anche se a essere sinceri la speranza di un successo democratico era più un wishful thinking che una realistica prospettiva...(9 novembre 2024)
Il testo del manifesto Intervento Risoluzione |
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