15 Ottobre 2018 -
Interpellanza 2018-04168 "Giochi olimpici e paralimpici 2026: cosa farà Torino?" presentata in data 28 settembre 2018 - primo firmatario Lo Russo.
Piero Fassino
Va bene, ma io non ripeterò le considerazioni che ha già sviluppato il Capogruppo Lo Russo, dico soltanto, come dissi già in una precedente discussione, che si ottiene una candidatura, tanto più così impegnativa come quella Olimpica, se ci si crede e la verità è che in questa candidatura non si è creduto e il Consigliere Lo Russo vi ha elencato tutti i passaggi travagliati di questa discussione, che hanno dimostrato che non ci si credeva, e in particolare non ci credeva un pezzo della Maggioranza dei 5 Stelle, e alla fine, quello che è prevalso è una gestione fortemente condizionata da chi non ci ha creduto, al punto che, appunto, noi siamo apparsi nel confronto di Milano e di Cortina, una Città assai meno convinta della candidatura, non si è costruito un sistema di squadra che coinvolgesse tutte le forze della Città, non si è chiamata a raccolta tutto ciò che poteva essere chiamato a raccolta per far prevalere una candidatura, e alla fine è finita come è finita. Ma, vede, io non voglio continuare su questo, voglio dirle un'altra cosa, voglio dire che lei non ha perso solo la candidatura, perché perdere la candidatura è metafora di un'assenza di progettualità, di visione, di idee sul futuro di questa città, checché ne dica il Capogruppo dei 5 Stelle, perché qui non stiamo parlando solo degli eventi o dei non eventi, perché io voglio sapere che fine ha fatto la Metro 2, rifiutata durante la campagna elettorale, poi recuperata negli ultimi mesi, poi recuperata negli ultimi mesi e adesso trasformata in una linea di bus. Vorrei sapere che fine ha fatto il progetto per la Cavallerizza che aveva fatto l'architetto Robiglio, come quello di via Asti per Ratti, e le segnalo che lì l'investitore c'era, era quella Cassa Depositi e Prestiti, che qui è stata accusata dai banchi dei 5 Stelle di essere uno speculatore immobiliare e adesso è la punta di diamante del programma degli investimenti del Governo guidato …, del Governo di cui fa parte il suo Partito. Vorrei sapere che fine ha fatto il progetto che ha vinto lo Studio Gabetti, isola di trasformazione di Torino Esposizione. Vorrei sapere le famose periferie a cui vi siete rivolte in campagna elettorale, che avete promesso di rigenerare, che cosa state facendo? E non mi convince quello che ancora in questi giorni ha dichiarato che il problema è di agire con interventi da agopuntura, mettendo a posto giardinetti e marciapiedi. Insomma, quello che a me pare, è che manchi un'idea dello sviluppo di Torino, della sua crescita, del suo futuro, questo è quello che manca e la candidatura Olimpica mancata, è diventata metafora di questo. Guardi, lei, adesso, sicuramente, ovviamente, replicherà, dirà che non è vero, non accetterà…, ma guardi, che è quello che si dice nella Città, perché non parla solo lei con il Collegio Costruttori, l'Unione Industriale, la Camera di Commercio, le fondazioni bancarie, parliamo anche noi, e il giudizio generale che in questa città si sta dando, è che questa città è guidata da un'Amministrazione che, nella migliore delle ipotesi, gestisce mediocremente l'ordinaria Amministrazione, che non ha una progettualità, non ha visione, non ha un'idea di dove portare questa città. Lei ha promosso una serie di conferenze su dove sarà Torino nel 2030, vedremo se ci arriverà, nel frattempo non appare chiaro qual è il cammino. Allora, io penso che questo sia il problema e quindi che non si è persa soltanto una grande opportunità per la città, la candidatura Olimpica, ma che si stanno perdendo via via opportunità, occasioni, non si fanno scelte, e che quindi la Città rischia, guardi, lo dico senza nessuna particolare soddisfazione, perché io amo questa città, come la ama lei e mi augurerei che questa città fosse in grado di essere invece dinamica, innovativa e forte, come è giusto che sia, e come, diciamo, non solo è giusto, come corrisponderebbe alle tante risorse e alle tante energie di cui questa città è ricca, ma questo non sta avvenendo, perché le tante energie, le tante risorse di cui una città è ricca, fruttano se chi la guida è in grado di indicare una strada, una via, una prospettiva, mi pare che sia questo quello che manca. |