19 Dicembre 2016 - DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-04941 Bilancio di previsione finanziaria 2016/2018
Piero Fassino
Anche io non vedo l'ora che si discuta del Bilancio 2017 che farà la Giunta, perché naturalmente avremo un Bilancio fatto tutto di certezze, che non prevedrà assestamenti in corso d'anno. Perché gli assestamenti, come quello che stiamo facendo e i precedenti, non sono una macchinosa e oscura invenzione per mettere rimedio a trucchi finanziari. L'assestamento è una figura prevista dalle Leggi del nostro Paese, in particolare dalle norme sulla contabilità pubblica, volta a far coincidere le cifre messe in previsione con l'andamento reale, alla luce del fatto che l'andamento può subire delle variazioni in corso d'opera. Bisogna essere seri. La Città di Torino ha un Bilancio di 1,3 miliardi di Euro, non è che il 1° gennaio l'Assessore Rolando ha 1,3 miliardi di Euro e via via attinge da lì e distribuisce. Non è così. L'Assessore Rolando fa un Bilancio che sarà attestato su un 1,3 miliardi, poi nel corso dell'anno sarà incaricato, perché è il lavoro dell'Assessore al Bilancio, con il concorso anche degli altri Assessori, di garantire con un'azione quotidiana e continua che quei 1,3 miliardi previsti, concretamente entrino nelle casse del Comune. E nel corso dell'anno si possono avere delle variazioni, perché, per esempio, una delle voci principali sono gli introiti fiscali, si ipotizza che ci sia un introito dell'IMU uguale all'anno precedente, ma se per caso è più basso, c'è un delta che in corso d'anno, con un assestamento, devi riequilibrare. Si presume di incassare lo stesso introito per la tassa di soggiorno, ma se per caso i flussi turistici conoscono una variazione in diminuzione, la tassa di soggiorno diminuirà e in corso d'anno, con un assestamento, dovrai intervenire. Quindi, gli assestamenti sono nella condizione della finanza locale di oggi, che deve fare i conti ogni giorno anche con variabili che non dipendono dalla sua volontà (i tagli che derivano dai trasferimenti dello Stato, i tagli che derivano dal trasferimento delle Regioni, le modificazioni di natura normativa sulla contabilità), perché l'Assessore Rolando vi può spiegare che da quest'anno ci sono regole di contabilità diverse rispetto a quelle degli anni precedenti, più stringenti e più complesse, e l'anno prima anche rispetto agli anni precedenti ancora. Tutto questo richiede una gestione del Bilancio in progress. Voi dite "ma noi oggi dobbiamo fare un assestamento", ma guardate che se avessimo vinto le elezioni avremmo dovuto fare noi l'assestamento esattamente come lo fate voi, come lo abbiamo fatto ogni anno nei cinque anni della nostra Amministrazione, perché ogni anno abbiamo dovuto fare i conti con i tagli dei trasferimenti dello Stato, con i tagli dei trasferimenti alle Regioni, con le variazioni che possono intervenire nelle voci di entrata, sapendo che l'unico dato certo sono le spese e che invece far coincidere l'entrata e le spese è un esercizio che va gestito e realizzato progressivamente e che può essere realizzato con diverse modalità. Voi oggi presentate un assestamento avendo fatto certe scelte, il Consigliere Morano vi ha spiegato che se ne potevano fare altre. Quindi, da questo punto di vista, non c'è un Verbo, non c'è una Bibbia dell'assestamento. L'assestamento si realizza e si possono fare interventi diversi. Avete scelto di fare in un certo modo, è una vostra responsabilità, lo si poteva conseguire anche in un altro modo. Ma, ripeto, l'assestamento è la normale fisiologica della gestione di un Bilancio dei Comuni in questi anni, non solo a Torino, in ogni Comune italiano. Detto questo, vorrei anche dire qualcosa rispetto agli interventi che ho sentito. L'indebitamento di questa Città, che risale anche a scelte di Giunte precedenti, è un indebitamento che ha in gran parte ragione in una politica di investimenti, non è un indebitamento da sforamento di spesa corrente, ma da una fortissima scelta, condivisibile o no, ma che ha cambiato il volto di questa città, di investire. La Metropolitana, il termovalorizzatore, il teleriscaldamento, gli impianti olimpici, le valorizzazioni di aree industriali dismesse, tutto questo ha cubato quell'indebitamento, non è uno sfondamento di spesa corrente, che anzi nella Città di Torino è inferiore alla media nazionale, a partire dalla spesa del personale, e non da oggi, ed è stato diminuito negli anni della mia Giunta, ci sono i dati percentuali che lo dimostrano. In ogni caso quel grande indebitamento è stato ridotto, perché i giornali sono pieni di 10 milioni, 15 milioni, 70 milioni e poi è già stato detto che si sono buttate cifre anche a caso, poi ci verrò alle cifre vere. Il risultato vero è che il dato che voi cercate di nascondere ogni giorno è che la Sindaca Appendino ha ereditato un Comune che ha 2,8 miliardi di debito, quando io cinque anni fa l'ho ereditato avendone 3-4 miliardi. Quindi la signora Appendino eredita un Comune con 500 milioni di debiti in meno e questo è dovuto all'oculatezza e al rigore con cui sono state gestite le politiche di Bilancio nei cinque anni precedenti. Quanto alle certezze, perché la Sindaca Appendino questa sera e non soltanto questa sera accusa costantemente me e l'ex Assessore Passoni di non essere stati prudenti, ha già risposto bene l'ex Assessore Lo Russo, attuale Capogruppo. Che certezze abbiamo che le multe si incrementino di 6,7 milioni? Non ne abbiamo nessuna. Che certezze abbiamo che gli oneri che derivano da trasformazioni urbanistiche, che non dipendono da atti soltanto della Giunta, ma anche del Consiglio Comunale, si realizzino davvero? Non ne abbiamo in partenza. Perché non sono stati iscritti i 5 milioni relativi al credito di REAM, che era una certezza? Come vedete anche l'Assessore Rolando si affida, per quadrare i conti, a fattori meno certi e io non gliene faccio una colpa, perché siccome ho governato cinque anni questa Città e insieme all'ex Assessore Passoni e agli altri Assessori della Giunta ogni giorno abbiamo dovuto far quadrare i conti, capisco la difficoltà e so per certo che elementi di certezza assoluta non li avevo io, non li ha la Sindaca Appendino, non li ha nessun Sindaco in Italia, perché ci sono delle variabili che in corso di esercizio mutano e devi essere capace di gestirle mettendo in campo gli assestamenti necessari. Avete fatto fare una ricognizione sulla condizione finanziaria del Comune dai funzionari, che hanno fatto una nota molto dettagliata, tecnica e complessa nella lettura. Cari signori, se ci si vuole misurare con la finanza locale bisogna anche avere il coraggio di studiare e di sapere, perché la tecnicalità ha un senso, non stiamo parlando di noccioline. Quel documento, che spiega tutti i problemi e che fa una ricognizione molto precisa e spiega anche tutte le ragioni dei disallineamenti o delle partite di giro, alla fine, attesta che il cosiddetto debito fuori Bilancio, che la Sindaca in una sede pubblica ha quantificato in 70 milioni, come hanno riferito i giornali dando conto di quel dibattito, ammonta a 5 o 600.000 Euro su un Bilancio di 1,3 miliardi di Euro. Ammesso che ci sia, e vedremo se c'è, un debito fuori Bilancio di 500.000 Euro, su 1,3 miliardi di Euro, mi volete dire quant'è la percentuale di questi 500.000 Euro su 1,3 miliardi di Euro? È lo 0,00%. Anche l'assestamento di questa sera, utilizzando gli oneri di urbanizzazione, utilizzando Westinghouse, con i soldi che la Regione e le Fondazioni bancarie hanno dato onorando parzialmente gli impegni che avevano assunto con me, alla fine, è un assestamento di una ventina di milioni su 1,3 miliardi di Bilancio. Ma vogliamo fare i conti avendo le dimensioni? Voi dite che dovete fare questo perché volete garantire i servizi, non volete toccare nessun servizio. Giusto, è esattamente quello che ho fatto anche io nei cinque anni e le difficoltà con cui mi sono dibattuto per cinque anni partivano dalla stessa nobile motivazione che usate voi, esattamente quella di garantire che i servizi venissero erogati ai cittadini e non fossero mai interrotti. Insomma, penso che si sia montata una panna propagandistica. Sposo in toto quello che ha detto il Consigliere Morano. Voi, in realtà, vi siete presentati agli elettori con una serie di "no" a tutta una serie di cose della precedente Giunta, via via li state cambiando: dal "no" alla Città della Salute al "sì" alla Città della Salute, dal "no" al sottopasso di corso Grosseto al "sì" al sottopasso di corso Grosseto, dal "no" al Centro congressi sulla Westinghouse al "sì" a Westinghouse e via di questo passo; la Linea 2 della Metropolitana, forse, e via di questo passo. Ogni tanto, per coprire questo evidente voltafaccia, innalzate qualche bandiera ideologica (No Tav, scioglimento della Fondazione della Cultura), che è il modo per coprire con delle foglie di fico il fatto che dopo aver vinto le elezioni contestando tutto quello che la precedente Amministrazione aveva fatto, in realtà, state perseguendo una serie di scelte di quella Amministrazione. In più fate questa opera, che è moralmente oltre che politicamente inaccettabile, di delegittimazione dell'azione di chi vi ha preceduto. Bene, io ho fatto il Sindaco cinque anni in questo Consiglio Comunale, la Sindaca Appendino era Consigliera, ce ne sono altri qui, non mi hanno sentito dire mai una parola critica nei confronti dei miei predecessori, qualsiasi fosse il problema che avevo di fronte, perché c'è anche un problema di stile e di relazioni con chi amministra. E siccome lei, Sindaca, sta facendo il Sindaco e vede quante sono le difficoltà a fare quotidianamente il Sindaco, dovrebbe essere un po' più prudente, perché le difficoltà che lei conosce ogni giorno sono le difficoltà che ho conosciuto io e che ha conosciuto Chiamparino prima e Castellani prima ancora. Allora forse ci vorrebbe un po' più di rispetto tra di noi. Io verso di lei l'ho sempre avuto, non ho mai conferito una parola che non fosse più che rispettosa. Ho invece ricevuto una campagna di delegittimazione sul piano politico e morale che è inaccettabile. Dopodiché so difendermi da solo e si dimostrerà che tutto quello che voi avete mandato alle Autorità amministrative o giudiziarie, in realtà, si sgonfierà come un'enorme bolla di sapone, perché noi abbiamo gestito con rigore. Non ricordo per esempio che tutta questa veemenza sul Bilancio fosse mai stata evocata dalla Consigliera Appendino ogniqualvolta l'Assessore Passoni ha portato in Aula i Bilanci e gli assestamenti. Anzi, in questo Consiglio Comunale, l'Appendino compresa, tutti hanno sempre riconosciuto l'assoluto rigore dell'Assessore Passoni, a cui si può magari rimproverare di essere più prudenziale del giusto, piuttosto che criticarlo di essere uno con le mani bucate. Per questo penso che bisognerebbe avere il buonsenso di smetterla di alimentare una polemica e una campagna denigratoria che francamente... Concludo, Presidente. Parlo pochissimo in questo Consiglio Comunale. Auguro naturalmente all'Assessore Rolando di riuscire a portare in porto tutto ciò che qui ci presenta e auguro all'Assessore Rolando, al Sindaco e alla prossima Giunta di presentarsi con i bilanci senza più la necessità di assestamenti; visto che è così semplice avere al 1° gennaio tutti gli elementi di certezza, almeno al Consiglio Comunale sarà risparmiato nei prossimi anni il dovere di esaminare degli assestamenti di bilancio. |