28 novembre 2016 - Interpellanza 2016-05262
"Fondazione cultura, obiettivo chiusura, se si quando?" presentata dai consiglieri Carretta ed altri in data 17 novembre 2016
Piero Fassino
Contrariamente al consigliere Ricca, non solo non sono soddisfatto, ma penso che questa decisione sia sbagliata e non sono convincenti le motivazioni con cui viene sostenuta questa decisione. Dico con grande chiarezza che mi pare che ci sia soltanto un intento di natura punitiva e vendicativa; visto che la Fondazione per la cultura è stata una scelta della precedente amministrazione e in campagna elettorale la si è assunta come il simbolo o il bersaglio di una polemica sulla cultura nei confronti dell'amministrazione uscente, la si chiude per questa ragione. Non c'è alcuna ragione seria per chiuderla, in quanto questa fondazione, che è nata nel 2012, ha svolto un lavoro egregio nell'organizzare iniziative significative della città: da biennale democrazia a mito settembre musica, al jazz festival, a musica classica in piazza, a natale coi fiocchi ed altre ancora. su ciascuna di queste iniziative la fondazione per la cultura ha dimostrato non solo la sua capacità di gestione di eventi culturali, ma per ciascuna di queste iniziative ha sviluppato un'azione di fundraising che ha consentito alla città di acquisire risorse aggiuntive; rispetto ai quattro anni di attività della fondazione, nei primi due anni, ha raccolto circa sei milioni di euro di contributi da sponsor e soggetti privati, nel 2015 ha raccolto otto milioni di euro e a metà del 2016 aveva raccolto sei milioni di euro, per cui, proseguendo in questa traiettoria, avrebbe potuto confermare gli otto milioni di euro del 2015 o, forse, incrementarli.
Voglio segnalare che per ciascuno di questi anni l'apporto della città su quelle dimensioni non ha mai superato il milione e mezzo di euro, il che vuol dire che la gran parte delle risorse che hanno finanziato e sostenuto gli eventi culturali organizzati dalla fondazione per la cultura sono stati reperiti attraverso un'azione di fundraising che ha consentito alla fondazione di acquisire risorse aggiuntive, oltre a quelle stanziate dall'amministrazione nel bilancio per la cultura. probabilmente, molte di quelle iniziative, senza l'apporto di quelle risorse raccolte, non avrebbero potuto essere né promosse, né organizzate.
Tutto questo è avvenuto con una struttura minima, per cui non è certamente un problema di risparmio quello che viene addotto, perché c'è un direttore e quattro dipendenti, tre dei quali distaccati dal comune, quindi, quando si chiuderà la fondazione per la cultura, quei tre dipendenti rientreranno nel comune e continueranno ad essere pagati. quindi, non è certamente una ragione di risparmio, non è una ragione attinente alla qualità degli eventi promossi, perché sono tra gli eventi che hanno accresciuto significativamente l'attrattività della città e alzato la qualità dell'offerta culturale della città, e non è certamente per mancanza di professionalità di chi dirige la fondazione e di chi vi lavora, perché i risultati testimoniano la professionalità. non solo, la fondazione grazie a questa attività ha dilatato significativamente il numero dei soggetti privati che sono diventati partner della città nella promozione di eventi culturali. quindi, non c'è una sola ragione per fare questa scelta.
Voi riporterete queste attività in capo all'amministrazione comunale e agli uffici dell'amministrazione, non avendo alcuna garanzia che gli uffici abbiano accumulato l'esperienza che la fondazione ha accumulato in questi anni e, quindi, mettendo a rischio rapporti con soggetti privati che avevano costruito la relazione con la fondazione, per cui mettete a rischio anche eventi culturali promossi dalla fondazione. la verità è che volete chiudere questa fondazione unicamente perché è una bandiera di una battaglia politica. secondo voi, era il simbolo del "sistema Torino", a cui, come è già stato detto, la sindaca a Torino si sta omologando molto rapidamente; forse, per coprire questa omologazione, come una foglia di fico usa lo scioglimento della fondazione per la cultura.